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Carb Cycling: alternare i carboidrati per perdere più peso


Cosa significa?

Con il termine carb cycling si intende, letteralmente, rotazione e ciclizzazione dei carboidrati. Ossia significa variare la quota di assunzione giornaliera di carboidrati, in modo tale che non sia mai costante.

A cosa serve?

Dunque, innanzitutto, non è una unica strategia universale, nel senso che a questa metodologia ci si può approcciare sia per ragioni di comodità, che per smuovere un metabolismo ormai assopito dalle diete troppo prolungate ma anche (perché no), per diete normo/iper caloriche per la costruzione di massa muscolare. Il fattore determinante in questo caso, che decide se il fine ultimo sarà il dimagrimento o l’aumento di massa magra, è e sarà sempre il deficit calorico.



Come si può impostare una carb cycling?


Una volta stabilito l’obiettivo della persona (se perdere grasso o mettere massa magra) e settate di conseguenza le calorie e i macro nutrienti (proteine, carboidrati e grassi), quello che si può fare è sommare a livello settimanale il totale dei vari macronutrienti e poi, anziché dividerli in maniera uniforme e “spalmarli” su tutta la settimana, abbozzare un’alternanza che permetta di ottenere una migliore risposta metabolica e dunque di centrare l’obiettivo in maniera più efficiente.


Vi faccio un esempio: immaginiamo che, per semplicità di conti, io abbia settato i miei carbo settimanali su un totale di 700 gr. Anziché decidere di mangiarne 100 gr ogni giorno (cosa che favorisce a lungo andare anche un adattamento metabolico dato da un calo della leptina e un probabile stallo nella perdita di peso), posso decidere di suddividerli. Ad esempio potrei mangiarne 200 il lunedì, poi 50, poi 0, poi 150, poi di nuovo 100 e così via…

In base a cosa decido la ciclizzazione?

In base a tanti fattori: ad esempio molti suddividono in giorni ON/OFF, mantenendo una quota glucidica maggiore nei giorni di allenamento e minore o nulla nei giorni di riposo, oppure si può decidere di ciclizzare in maniera totalmente indipendente dal workout e far ruotare valori di (ad esempio) 50, 150, 200… e così via.


Uno dei fattori chiave nel determinare e decidere l’alternanza è ovviamente la praticità e la fattibilità da parte di chi segue il piano alimentare.


Senza dubbio comunque è una strategia utile per rendere meno monotona la “dieta”, evitare un eccessivo impigrirsi metabolico e dare sempre nuovi stimoli al nostro fisico.


 

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